LAMPADARIO DI CRISTALLO MAREA: UN MITO NORDICO DIVENUTO REALTA’

Tra i lampadari di cristallo, girovagando per il web abbiamo trovato Marea, un corpo di luce che è anche che potrete far indossare agli interni della vostra abitazione, nobilitandoli con uno stile raffinato ed elegante.

Si legge dal sito ufficiale: “La navigazione procede lenta, asseconda il naturale alternarsi delle onde che lambiscono i nostri sguardi con soffici carezze. Lamp ha creato Marea, una linea capace di tracciare la rotta verso nuovi orizzonti, illuminandola di riflessi cristallini e nitidi, che guidano gli occhi verso l infinito, attraverso la leggerezza della schiuma fattasi luce.”

 

Con il lampadario di cristallo Marea, sembra davvero la designer, Patrizia Volpato, voglia oltrepassare i limiti dello stile, colpire con fascino maestoso gli occhi di chi osserva, far sì che egli il suo cuore sia rapito da ciò che Sophie School definiva: “uno stupore incantato”.

La raffinatezza delle linee, la sinuosità della decorazione, l’altissima qualità dei materiali adottati, rendono il lampadario di cristallo Marea un elemento d’arredo di prestigio.

Sempre da sito si legge: “La tradizione artigianale del vetro di Murano, rafforzata da una creativa ricerca sulle tendenze della luce e dell’arredo modernoè l’anima del catalogo di lampade di Patrizia Volpato, azienda veneziana che da oltre 20 anni è uno dei marchi più apprezzati nel settore dell’illuminazione d’interni per qualità e professionalità. Le lampade Patrizia Volpato hanno nel vetro di Murano il materiale privilegiato, disegnano forme decorative e innovative impreziosite da una lavorazione di ferro, cristallo e oro che utilizza esclusivamente tecniche non industriali in tutti i suoi passaggi. Dalle fusioni in metallo cromato o anticato alle finiture in foglia oro, dal vetro soffiato da esperti maestri alle piastre colate a mano e decorate con graniglia di vetro, ogni dettaglio di Patrizia Volpato rivela un’artigianalità inconfondibile. “Le nostre collezioni sono pensate per sorprendere con la loro raffinata concezione e con il gusto del dettaglio”, afferma Patrizia Volpato, designer dell’azienda, che lei stessa dirige assieme al figlio Loris. “Facciamo dell’originalità e della creatività le nostre caratteristiche progettuali, dell’affidabilità e della credibilità i nostri obiettivi operativi”.

E il nostro lampadario di cristallo ne offre un esempio evidentissimo.

NOTE TECNICHE della lampada di design Marea

Lampada vetro diffusore bianco latte inciso, pendenti in cristallo 30% al piombo, finitura foglia oro o foglia argento. Impermeabilità grado IP 20.

Lampadine: 1 R7s (100 Watt max)
Dimensioni: Altezza: 21 cm, larghezza: 25 cm, sporgenza: 6 cm
Colori: finitura foglia oro, finitura foglia argento

Il mito  NORDICO della Marea – FONTE WIKIPEDIA

La mitologia norrena ha un mito per spiegare l’esistenza delle maree.
Si racconta che un giorno il dio Thor, insieme al fratellastro Loki, a Thjálfi e a Röskva, intraprese un viaggio verso lo Jötunheimr, finché arrivò alla corte del re Útgarða-Loki. Là il dio e il sovrano intrapresero una serie di sfide per determinare chi fosse il più forte:
Loki sfidò Logi in una competizione su chi avesse mangiato più velocemente, Thjálfi sfidò Hugi in una gara di corsa, e il dio Thor sfidò il sovrano a bere da un corno. Útgarða-Loki sostenne che uno dei loro uomini poteva agilmente bere il contenuto di quel corno con un sorso, i meno abili con due, e sicuramente tutti con tre.
Allora il figlio di Odino trasse un grande sorso e vide che il livello del corno si era abbassato di poco, ne trasse un secondo e vide che il livello si era abbassato ancora meno, allora indispettito dalle parole del gigante il suo terzo sorso fu decisamente più grande degli altri due ma non bastò ancora a vuotare il corno. Il giorno seguente, essendo in disparte sia Thor che Útgarða-Loki, quest’ultimo spiegò al dio di averlo ingannato: raccontò che la fine del corno era collegata con il mare, pertanto era stata un’impresa stupefacente che egli avesse tratto sorsate così grandi da far abbassare il livello del mare, e pertanto aveva creato le maree.

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